ATTUALITà
Lettera aperta al 'Medico di base'
Una nostra lettrice ci ha scritto in merito alle visite a domicilio dei medici di base, ponendoci un quesito
Fasano - Questo il testo della lettera inviataci dalla signora Angela Ostuni che pone un quesito sulla situazione sanitaria attuale, in merito alle visite a domicilio dei medici di base:
"Egregio Direttore
Le scrivo per denunciare e avere se le è possibile un chiarimento a riguardo, su un fatto gravoso riguardante la nostra sanità pubblica ei nostri medici di famiglia in tempo di pandemia. Le spiego meglio… si sente in televisione che i tamponi rapidi saranno fatti dai medici di base ambulatorialmente e che alcuni casi di Covid 19 asintomatici o con forme leggere sono curate a domicilio per impedire inutili intasamenti dei pronto soccorso.
La domanda nasce spontanea, come si fa a far venire il proprio medico a domicilio in presenza di sintomi influenzali? Il perché di questa domanda, lo spiego qui di seguito. Agli inizi di novembre, nonostante avessi già fatto il vaccino antinfluenzale perché affetta da bronchite cronica, ho contratto il virus influenzale presentando difficoltà respiratorie, mal di testa e nausea. Ho contattato il medico per essere visitata a domicilio, data anche la mia non più giovanissima età (77 anni) e ho chiesto al medico se fosse possibile contattare la Asl locale per fare il tampone al nuovo Drive-in vicino alla scuola “Collodi”, il medico mi ha risposto che in assenza di sintomi febbrili ci sarebbero volute settimane per avere la prenotazione dalla Asl per il tampone gratuito e che comunque in presenza di sintomi sospetti lui non poteva visitare a domicilio.
Sentendo la necessità di una visita medica e vivendo da sola, sono stata costretta a mettermi in macchina per poter fare un tampone in una laboratorio privato di Martina Franca pagando 50 €.
Dopo l'esito negativo (prevedibile, data la mia conduzione di vita attenta, riservata ed isolata negli ultimi mesi) ho chiamato il medico, che finalmente è venuto a visitarmi.
E' vero che da diversi anni ormai, le consulenze mediche sono ridotte a consulenze telefoniche, ma mi domando: se un paziente (non è evidentemente il mio caso) non ha la possibilità economica di fare un tampone privatamente, non ha i mezzi o le forze fisiche per raggiungere un laboratorio analisi, come si deve comportare? Resta solo a casa con la speranza di guarire per opera Divina, oppure muore per altre cause non legate alla pandemia?
Distinti saluti, con osservanza Angela Ostuni"
Abbiamo inoltrato la sua missiva ad un medico di base, che compatibilmente con i numerosi impegni di lavoro, ci ha promesso una risposta celere, che prontamente pubblicheremo su queste colonne.
di Redazione
26/11/2020 alle 05:00:11
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